Un nuovo spazio dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni, dalle 16.30 alle 18.30
Questo progetto nasce dall’esigenza delle famiglie del territorio di avere un luogo dove poter far fare esperienze creative e divertenti ai propri bambini e bambine, in un ambiente che non sia quello scolastico. Usufruiremo dei locali della scuola dell’infanzia “la fabbrica dei sogni” dove, le educatrici della scuola proporranno esperienze di vario genere che variano dallo scientifico, al fotografico, allo sport, all’arte, e tanto altro.
Quotidianamente “creiamo” senza renderci conto di farlo. Il mondo della scuola e quello dell’educazione hanno il compito di mettere al centro del palcoscenico la creatività e l’arte e di dar forma alle cose. Creatività è vedere con tutti i sensi, osservare, far propria un’informazione e rilanciarla al mondo sotto un personale punto di vista.
L’Officina Creativa è un luogo dove si educa questa capacità di personalizzare i linguaggi; ognuno di noi ha un suo mezzo, un sistema, una strategia per comunicare che è unica e autentica e che ci caratterizza. Pochi lo sanno perché confondono spesso la creatività con la manualità e la manipolazione: creatività è saper usare il linguaggio del talento personale, quello che permette di facilitare l’esecuzione di un lavoro.
La creatività è di tutti e non solo per pochi eletti: spesso viene però sottovalutata.
Come educare i bambini alla creatività? Innanzitutto, mettendoli a contatto col mondo, insegnando loro ad osservare, a non aver paura di sbagliare, a commentare quello che vedono e che sentono, sostenendolo con convinzione di fronte agli altri senza paura di essere giudicati.
Creatività è immaginare: è l’immaginario, l’immaginazione, l’immaginabile. Non esistono regole per la creatività: esistono spunti. Rodari, nella sua Grammatica della fantasia invitava all’arte di inventare storie; Munari in Fantasia dava degli spunti per creare l’immaginario delle cose e degli oggetti. La creatività è un sasso nello stagno: un input senza età che si lancia a piccoli e grandi così che da quel momento possano far scaturire una miriade di soluzioni.
Tornando alla domanda: Come educare i bambini alla creatività? Arricchiamo i loro ambienti di strumenti, materiali, oggetti (possibilmente di recupero) che possano essere riutilizzati, trasformati, tagliati, strappati, incollati e anche cestinati. Mettiamoli in condizione di far nascere qualcosa da uno stimolo e facciamo capire loro che anche se non raggiunge lo scopo, nulla succede e soprattutto nulla si è rovinato.
Diceva Munari: un bambino creativo è un bambino felice. Cosa porta oggi un bambino lontano dalla creatività? Tutto quello che è già precostituito e razionale e che porta ad un approccio individualizzato. Tutto quello che non permette al bambino di confrontarsi con gli altri, invitandolo a giocare da solo è un allontanamento dalla creatività. Quello che fa dialogare e mette in comunicazione e contatto con gli altri, diventa stimolo creativo. La stessa cosa vale per gli adulti: quelli poco collettivi sono adulti potenzialmente chiusi in se stessi che non sanno scambiare il loro pensiero e che quindi mancano di creatività.
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